Rilievi Sismo-stratigrafici (SBP, SPK, BMR)
Questa famiglia di rilievi sono contraddistinti dalla penetrazione degli impulsi acustici all’interno dei sedimenti sciolti del fondale e dalla totale o parziale riflessione degli stessi.
La sorgente dell’impulso acustico, la sua frequenza e la modalità di “ascolto” dei segnali di ritorno, così come la struttura del deposito, la forma e la dimensione dei granuli che lo costituiscono, sono tutte variabili che condizionano la risoluzione e la penetrazione dei profili sismici.
Generalmente la penetrazione è maggiore (anche > di 40-50 metri) laddove i fondali sono costituiti da depositi
fini o finissimi (limi e argille) e minore in fondali ghiaiosi o debolmente cementati. Nei fondali sabbiosi, generalmente, ad una buona penetrazione sia accompagna un’ottima risoluzione (10-20 m di penetrazione e risoluzione di 30-50 cm).
Rilievo Subbottom (Innomar SES 2000) di un tratto di piattaforma continentale (intervallo 20-100m di profondità). Si notino le diverse penetrazioni in relazione ai diversi tipi di sedimenti attraversati.
Rilievo Sparker (Geo-Spark 200 della Georesources ed energizzatore Geo-Spark 1000) di un tratto di piattaforma continentale (intervallo 90-140m di profondità).
Ingrandimento di un rilievo Boomer (plate mod. AA300 ed energizzatore CSP 300 della Applied Acoustics) di un tratto di piattaforma continentale. In particolare si noti che il segnale riesce in parte a penetrare al di sotto della superficie di erosione.
Esempio di grid di navigazione con linee a diversa spaziatura.
La successiva interpolazione delle sezioni sismiche, longitudinali e trasversali, e la loro georeferenziazione, consentono la ricostruzione del modello 3D del corpo sedimentario (o delle strutture/oggetti presenti) e la creazione di carte degli spessori.
Esempio di interpolazione dei profili sismici con l’elaborazione della carta degli spessori dei depositi (isopache)